venerdì 13 aprile 2012

Riassumendo... cercare casa a Berlino ed abitarci


Senza la presunzione di dare consigli non richiesti o elargire lezioni su argomenti troppo soggettivi, mi permetto di fare il punto su quello che ho imparato sulle case a Berlino:
  • Cercare casa non é semplice. Nel mio caso é stato complesso ma alla fine in una settimana una casa l’ho trovata con tutte le pseudo-tragedie che ne sono scaturite in seguito. Navigando tra vari forum e sentendo testimonianze dirette devo dire che soprattutto in questo periodo storico trovare casa é quasi impossibile e se sicuramente stiamo assistendo ad un migrazione di massa verso la capitale tedesca, é anche vero che noi italiani (io in testa) abbiamo delle aspettative (spesso) molto alte. Vogliamo tutti un bel monolocale / loft nel quartiere che piú ci rispecchia, ma purtroppo a Berlino vince chi si adatta. Quindi per cercare casa non rimane altro da fare che rastrellare tutte le possibili fonti di annunci (e ovviamente sto parlando di internet), sostenere quei (fastidiosi) provini e beccarsi un bel po´ di due di picche e perseverare nella ricerca.
  • Ottobre é il mese peggiore per cercare casa a Berlino: iniziano i corsi universitari e se voi non siete studenti difficilmente supererete i “casting”.
  • Abbassare fino al limite della decenza le aspettative sulla casa e sui coinquilini. Io ho pagato caro questo aspetto (e forse anche la mia padrona di casa). Le case (e le stanze a Berlino) sono di norma vuote e per lo piú sono vecchie (bene che vi va restaurate) quindi qualche malfunzionamento o qualche carenza sono leciti e probabili (per non dire certi). Puó capitare che il precedente inquilino vi faccia un forfait del suo arredamento, ma non sempre conviene (a Berlino ci sono molti IKEA, quindi fatevi i vostri conti) e a volte il letto é un materasso buttato per terra. Anche con i coinquilini non ho trovato molte vie di mezzo: se capitate con studenti o “artisti” vi beccherete un WG party a settimana (il che significa tanto spasso e poco sonno), se capitate con lavoratori seriali silenzio in sala che alle 22 si dorme.
  • Prediligere contratti di affitto “flatrate”: io saró anche freddoloso, ma vi assicuro che qui i termosifoni funzionano molto, e le bollette non si pagano da sole! Inoltre avrete bisogno di internet (anche solo per usare skype / facebook per rimanere in contatto con i vostri cari) e questa seppure bassa é pur sempre un’altra spesa. Visto che di solito é possibile avere un contratto che comprende anche le spese, fatevi i vostri conti ché magari vi conviene (e se mal sopportate i -15 gradi é meglio prevenire che curare).
  • Ovviamente, ma é meglio dirselo ancora una volta, niente bidet!
Per concludere, a bilancio di questo primo mezzo anno a Berlino, vi lascio con un barlume di speraza: i primi mesi non sono mai una passeggiata, ma col passare del tempo non si puó che innamorarsi di Berlino... poi fra un po´di mesi dovró rimettermi alla ricerca di una casa e probabilmente torneró a maledire il giorno in cui ho deciso di trasferirmi, ma passata la tempesta mi ricorderó che tutto questo fa parte della follia di questa cittá.