E dopo tempi immemori, eccomi di nuovo qui a raccontare di avventure teutoniche.
Breve riassunto delle puntate mancanti:
- Come si evince dagli album fotografici aggiunti su flickr, ho fatto qualche breve giro per la vecchia Europa. É inutile negarlo, il vantaggio di vivere in una capitale é anche quello di avere un aeroporto dietro casa (o quasi) e molte delle note compagnie low cost decollano da Berlino: Easyjet su tutte, con cui mi sono sempre trovato piú che bene. Non rimane che scegliere la meta e poi trovare il biglietto piú economico per partire. E questo é bene. L’unica volta che ho deciso di tradire Easyjet é stato per prendere un volo diretto a Rimini con la fantomatica Windjet, e sappiamo tutti come é finita... sono ancora in attesa del rimborso del biglietto che forse non vedró mai. Se proprio vogliamo parlare di un neo di Berlino, é proprio la mancanza di un aeroporto degno di cotanta capitale. Si sa che é quasi finito, si sa che doveva aprire a Giugno di quest’anno e forse aprirá l’anno prossimo, si sa che sará noto come l’aeroporto del Brandeburgo, certo che é ci dobbiamo ancora “accontentare” dei buoni Tegel e Shonefield.
- A fine luglio ho finalmente cambiato casa. Lo so, questa notizia dati i precedenti meritava una festa nazionale ed un post apposito. Ma quello che mi é successo conferma quanto sospettavo: quando si é all’estero, é la rete di conoscenze a costruire la propria forza, se poi si tratta di connazionali allora lasciate che vi dica che é proprio quando ci trasferiamo fuori dall'Italia, in un paese generalmente “freddo”, che diamo il meglio di noi. E´ il famoso abbraccio italiano, quel sentirsi sempre un po´protetti, un po´in famiglia (svantaggi inclusi certo!), con buona pace dei propositi di integrazione. Per farla breve, una collega italiana aveva delle impellenti necessità di trasferimento in un’altra abitazione e poteva lasciare il suo appartamento senza preavviso a patto di trovare lei un altro inquilino con le dovute garanzie. Detto fatto, vista la casa, amore a prima vista. Presa! L’esperienza mi ha insegnato che qui trovare casa é come trovare 10 euro per terra, prendi e porta via, senza pensarci! E quindi ora vivo da solo, in un appartamento di 40mq con tutti i comfort e soprattutto completamente rinnovato. A 20 minuti a piedi dal lavoro (o ad un minuto da una fermata di UBahn). Costoso, purtroppo, ma come accennato in precedenza i costi a Berlino sono in salita libera... se poi parliamo di Prenzleuer Berg allora piú che salita é un’ascensione. Come io ho ottenuto il mio appartamento, cosí ho ceduto la mia vecchia stanza: l’ha presa una mia collega italiana. Ovviamente avere a che fare coi proprietari di casa poi é un’altra storia: nessun problema ad ottenere indietro la cauzione, ma dell’affitto residuo (150€ non 1600!) nemmeno l’ombra, e quando l’ho richiesto mi é stato palesato un conguaglio di fine anno da colmare con quei 150€. Inutile dire che tale conguaglio non é esigibile essendo in 3 in quella casa e non avendo contatori separati. Ma vista la voglia che avevo di andarmene e vista la solita “barbonaggine” (passatemi il termine) della suddetta proprietaria, ho lasciato correre.
- Parlando di lavoro non ho piú un’opinione chiara a riguardo: un giorno vorrei essere ovunque ma non in ufficio, e un altro giorno ringrazio il cielo perché mi hanno assunto. Per altro é passato un anno, la start-up per cui lavoro ha avuto una bella flessione e un cambio di rotta improvviso. Sono andati e venuti almeno 30 colleghi... e se si considera che in 4 anni e mezzo dal precedente ufficio sono andato via solo io il paragone é impietoso! Un po´di carriera c´é stata, anzi diciamo che in un anno ne ho fatta piu che in quattro in Italia, ma ammetto di avere ancora qualche perplessitá sulle modalitá operative e sull’organizzazione in generale. Ne verró a capo, forse.
Ebbene sí, é passato un anno... e ora di tracciare un bilancio. A dispetto dell’inizio col botto, devo dire che sono molto soddisfatto. Ma seguiranno post appositi. A presto!
