venerdì 9 agosto 2013

Parassiti della societá... ma per una giusta causa

Siccome inizio ogni post recente scusandomi per l’assenza ingiustificata e reiterata senza vergogna, questa volta non lo faró. Ho avuto da fare e questo é quanto.
In compenso avevo promesso lumi su alcuni argomenti, quindi procedo col soliloquio.
In Germania, e soprattutto qui a Berlino, c´é il mito del sussidio facile e generoso. Partiamo col dire che OVVIAMENTE non é cosí. Ma tanto in molti continueranno a fare inutili paragoni tra il wellfare tedesco e quello italiano ignorando tutta una serie di clausole che spesso si trascurano per paura di scontrarsi con la dura realtá.
Il sussidio di disoccupazione, quello che viene dato a coloro che hanno perso il lavoro, viene erogato per un periodo proporzionale a quello di lavoro in un’azienda tedesca. NON é perenne e non vi viene certo dato finché il vostro figlio immaginario compie 25 anni. L’importo inoltre é pari a circa il 75% dell’ultima mensilitá per un massimo di 1000 euro e qualcosa (e generalmente questo é quello che vi verrá elargito). Nell’importo non é inclusa l’assicurazione sanitaria che viene pagata a parte dallo Stato. Il periodo di erogazione é pari alla metá dei mesi in cui avete lavorato in un’azienda tedesca. Se peró siete voi che vi licenziate, a questo periodo dovete sottrarre 3 mesi (quelli necessari perché scatti la disoccupazione). Qualcuno sosterrá che tutto ció é comunque bellissimo, perché il sussidio é comunque erogato a tutti coloro che perdono / lasciano il lavoro. Beh, é comodo sicuramente, ma sappiate che vi stanno solo ridando soldi che praticamente avete versato voi e la vostra azienda nei mesi di lavoro, e quí a meno di contrattazione a mezzo di avvocati non é previsto TFR (aka liquidazione). 
Per la cronaca, questo sussidio va espressamente richiesto al Bundesagentur für Arbeit competente (l’ufficio del lavoro) e, ancora una volta, lí nessuno parla inglese! Ma ovviamente vi avranno detto che a Berlino TUTTI ma proprio TUTTI parlano inglese e che il tedesco non serve. E Babbo Natale esiste e lavora per la Coca-cola.
Il termine massimo per la richiesta é di 3gg dal licenziamento, e dovete portare tutto, ma proprio tutto il cartaceo di cui disponete con voi. Chiedete all’ufficio del personale della vostra azienda tutti i documenti che servono per il sussidio; vi ricordo che siamo in Germania, se vi manca qualsiasi XYZDGGFFGung vi rimandano a casa senza passare dal via. A me é stato richiesto anche l’attestato INPS comprovante la mia regolaritá in materia di contributi. In cambio vi daranno un bel plico di scartoffie da compilare con la vostra storia lavorativa e universitaria, tutto nel buon vecchio tedesco. Da questo momento in poi inizia una via crucis che si conclude fortunatamente col ricevimento del primo sussidio: vi verrá assegnato un tutor che vi guiderá nella ricerca del lavoro nella Job-borse (questa fortunatamente tradotta in Italico, ma non ne farei un motivo di orgoglio) e col quale avrete due o piú fantastici colloqui in cui lui parlerá e voi fingerete di capirlo dall’alto del vostro corso di tedesco De Agostini. Vi verrá anche detto di comunicare tempestivamente ogni vostro spostamento (io non l’ho fatto, e nessuno se ne é accorto).
E qui si conclude la burocrazia tedesca che non vi lascia mai soli nei momenti di sconforto.
Passiamo ora a smentire voci e leggende al cui pari Starwars é una storia realmente accaduta. 
Si dice che a Berlino lavori 3 mesi e poi chiedi un sussidio per cui ti pagano affitto, corso di tedesco, krankenkasse e pure la spesa, vita-natural-durante. Partiamo col dire che i rubinetti se non sono stati chiusi sono stati per lo meno ristretti. Ottenere questo fantomatico Harz 4 é difficile se non impossibile; sono richieste cause di disoccupazione non colmabili a breve. Se poi non siete tedeschi forse un viaggio a Fatima aiuterebbe.
Le condizioni per l’assegnazione di questo sussidio sono molto vincolanti e vi invito a googlarle per il vostro divertimento. Una di queste prevede che voi diate accesso a tutti i vostri conti correnti per l’ispezione sul consumo dei quattro soldi che danno (sono una cifra irrisoria, nell’ordine delle centinaia di euro, ma non dimenticate che affitto e assicurazione sono a parte). Per dire, comprate un biglietto easyjet e verrete interrogati, iscrivetevi ad una palestra e probabilmente verrete scortati in cella di isolamento.
Ho 3 figli, quindi mi danno 1000 euro per ognuno fino al 25mo anno. Come no. Le cifre sono anche qui dell’ordine delle centinaia di euro e vengono elargite solo in determinate situazioni (reddito inferiore ad un tot e varie ed eventuali).
Bene, potrei continuare ancora per un po´, ma spero che il messaggio sia arrivato. Non é il paese dei Balocchi. Nessuno vi regala un bel niente. Ne quí ne altrove. E se pensate di fare i furbi in Germania non avrete vita lunga.
Io personalmente ho percepito il sussidio di cui sopra (quello vero per intenderci) per qualche mese e ne ho approfittato per fare cose che lavorando non riuscivo a portare a termine (vedi scuola di tedesco). Questi soldi vanno presi con questo spirito: usiamoli per colmare quelle lacune che ci renderanno piú appetibili sul mercato del lavoro. E se poi volete approfittarne per fare un pó di vacanza dopo anni interrotti di lavoro, allora fatelo pure. 

Passo e chiudo (scrivere “a presto” suonerebbe ipocrita).