domenica 4 dicembre 2011

Trovo casa... finalmente!


Come accennato nei capitoli precedenti, la ricerca ha avuto le sue grottesche peculiarità, ma di sicuro non è stata ‘estenuante’, nel senso che le visite giornaliere sono state mediamente inferiori alle due. Questo ha fatto si che spendessi molto tempo ad informarmi su internet (impossibile vivere all’estero senza questo prezioso mezzo, fonte inesauribile di conoscenze e di esperienze vissute, meglio ancora se pronto all’uso su uno smartphone), frequentando forum e soprattutto facebook coi tanti gruppi di italiani all’estero.
Uno su tutto mi ha spiazzato per tempismo e celerità nel fornirmi qualsivoglia informazione: Italiani a Berlino. Il nome dice tutto: trattasi di un gruppo che ha un corrispettivo sito internet a cui fa capo una signora italiana che si occupa di ‘intermediazione immobiliare’ mettendo in contatto chi cerca casa con chi la offre (agenzie, privati, ...) in cambio di un’alta anche se onesta parcella che onestamente non ero disposto a pagare (fosse altro perchè all’inizio non avevo la certezza di restare qui a Berlino). Alla fine, vista la situazione disperata, ho scritto un’email a questa sito internet chiedendo aiuto e specificando il mio budget. 
Loro mi hanno proposto una bellissima casa ma, e siamo di nuovo ai ‘ma’ costanti tedesche, nemmeno il tempo di capire dove si trovava sulla mappa che l’avevano già affittata. Questo dovrebbe darvi una misura della situazione ‘cerco-casa’ di questa bellissima e folle città.
Forse per la situazione che trapelava dalla mia email, forse per un leggero senso di colpa, o (quasi sicuramente) per pietà, la gentile signora mi ha fornito il contatto di una sua conoscente italiana che voleva affittare due stanze ognuna della quali provvista di bagno e cucina indipendenti.
Condizionato dall’impellenza dell’inizio del nuovo lavoro e dalla necessità del trasloco, dall’affitto proposto che rientrava nel mio budget, dall’indipendenza della soluzione, dalla vicinanza al centro e all’ufficio per non parlare della U-Bahn, e dall’italianità della padrona di casa e dell’agente, alla prima visita ho deciso immediatamente di prenderla (anche perchè vi ho già descritto come sono le tempistiche fulminanti da queste parti)!
Col senno di poi mi chiedo davvero come ho fatto... nessuna persona razionale l’avrebbe affittata nelle condizioni in cui era, ma la disperazione è pessima consigliera.
Passo brevemente a descrivere ciò che ho preso in affitto: l’appartamento è in zona Mitte, al piano rialzato che da’ sulla strada principale che da un lato porta ad una grossa chiesa, mentre dall’altro alla fermata della metropolitana. Tutto il muro che da sulla strada è costituito da finestroni affiancati (due per stanza da letto).
Cose che avrei immediatamente dovuto appurare ma che ho bellamente trascurato:
  1. Traffico e rumorosità della strada.
  2. Grado di isolamento termico e soprattutto acustico delle finestre.
  3. Presenza di serrande, persiane e tende vista l’altezza dal marciapiede non proprio a prova di sguardi indiscreti.
Arrivati fuori all’appartamento, l’agente mi fa presente che ‘al momento’ non dispone della chiave del portone principale di ingresso e che per tanto deve chiamare l’unica inquilina che c’era per farsi aprire. Le camere ‘indipendenti’ infatti sono tre, di cui una affittata da prima della caduta del muro, e le altre due sfitte per vicissitudini che ho appreso solo in seguito. L’inquilina della terza stanza è una signora di 60-65 anni tedesca e con la gentilezza e i modi di fare (oltre alla corpulenza) di un orso bruno svegliato bruscamente dal suo letargo. Anche in questo caso, elenco delle dimenticanze del momento:
  1. Tempistiche di copia della chiave del portone in mancanza della quale come entro a casa?
  2. La signora della terza stanza parla inglese? Potrebbe risultarmi difficile conversare con lei, soprattutto qualora fossi chiuso fuori in attesa che lei mi apra il portone.
  3. E, cosa importante, perchè l’agente telefona alla signora invece di citofonarle o suonare alla porta?
Entrati in appartamento mi vengono mostrate le due camere, delle quali una aveva la cucina dentro la stanza e il bagno lungo il corridoio, mentre l’altra aveva bagno in camera e cucina fuori. L’unica che dispone di tutto nella stanza è quella della signora. Entrambe le stanze avevano pregi e difetti, perchè se è vero che avere il bagno in camera da letto è una soluzione più naturale dell’altra, proprio il bagno occupa un quarto della stanza che in totale rasenta i 16 metri quadri, quindi quasi un buco. L’altra stanza invece ha una cucina minimale chiusa in un mobile, ma senza frigorifero (che comunque davo per scontato sarebbe stato comprato visto lo spazio vuoto ad esso preposto) e con un misero pozzetto e due sole piastre elettriche di cottura. Il bagno inoltre è davvero striminzito e senza doccia, al contrario dell’altro che è grosso, nuovo (solo dopo ho scoperto che era apparenza) e con doccia. Inoltre avendo il bagno in camera mi sembrava possibile installare una lavatrice (anche per gli spazi). Il vantaggio di non avere un grosso bagno in una piccola stanza è quello di avere una stanza naturalmente più grande. La cucina esterna dell’altra stanza veniva data completa di elettrodomestici (quattro piastre più forno, cappa elettrica e frigorifero con ghiacciaia).
La camera da letto invece aveva solo un mobile guardaroba, una console anni 50 e due divani con una poltrona coordinata più o meno della stesa epoca del mobile.
Domande a cui avrei dovuto avere immediata risposta:
  1. Dove dormo? E soprattutto come (visto che non ci sono tende, persiane e\o serrande alle finestre)?
  2. Gli elettrodomestici della cucina funzionano? E soprattutto in che condizioni sono?
  3. C’è internet? O per lo meno tutto ciò che serve per installarlo?
Alla fine, come forse si è già intuito, ho scelto subito la stanza con bagno in camera ma avrei contrattato con la padrona di casa per tutto ciò che mancava (lavatrice, letto, tende, internet).
Tutte le domande senza risposta, le mie distrazioni e le mie superficialità, invece le avrei pagate profumatamente in seguito!

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