domenica 6 novembre 2011

Cerco casa disperatamente... per i documenti!



In questo momento una casa ce l’ho, ma ho voluto aspettare un po’ per poter raccogliere tutto quello che è successo in queste settimane e metterlo in parole su questo blog.
Partiamo dal principio: sono arrivato a Berlino ad inizi ottobre senza una casa e con il lavoro che sarebbe iniziato la settimana successiva. Per il lavoro mi è stato richiesto un documento in particolare, ovvero la ‘carta delle tasse’ che attesta la fascia di tassazione per il governo tedesco e serve al datore di lavoro per liquidare lo stipendio al netto di contributi. Inoltre, anche se non direttamente correlato al lavoro, mi è stato chiesto dalla responsabile del personale di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata detratta direttamente dalla busta paga, probabilmente per la copertura in caso di assenza dal lavoro per malattia.
Ora per questi due fondamentali documenti (per lo meno per il mio lavoro) occorre a priori il cosiddetto ‘Anmeldung’ ovvero un certificato che attesta la residenza nel ‘comune’ di Berlino. Una volta rilasciato questo documento occorre attendere che venga inviato per posta un codice detto ‘Abgabenordnung (AO)’ ovvero il fatidico ‘Codice Fiscale’ tedesco.
Questo codice viene richiesto per la compilazione della carta delle tasse (tanto per cambiare).
Ora vi sarà chiaro che avendo io solo una settimana per fare tutte queste malefiche carte (che vi assicuro richiedono molto, ma molto tempo tra file e spostamenti per uffici vari) e dovendo aspettare anche posta per completare i successivi documenti (avendo presente le poste italiane temevo di dover aspettare mesi...) avevo una certa fretta!
Ma, e ci sarà sempre un ‘ma’ in Germania, per ‘anmeldarsi’ nell’ufficio competente (ce n’è uno competente per ogni quartiere) occorre ovviamente trovarsi casa e avere un documento (meglio se un contratto d’affitto) che attesti che voi vivete lì. Successivamente ho scoperto che molti si ‘anmeldano’ a casa di un amico (basta che quest’ultimo vi favorisca una carta in cui dichiari che voi vivete da lui) in attesa di una vera e propria sistemazione, ma visto che ogni volta che cambiate indirizzo avete l’obbligo di ri-anmeldarvi nell’ufficio competente, e visto che il tempo richiesto è estremamente lungo, io personalmente sono contento di non essere ricorso a questo trucco.
Per cercare casa, è inutile negarlo visto che siamo quasi nel 2012, il mezzo più veloce è internet. Se siete fortunati e avete un amico che vi lascia usare oltre al suo divano anche la sua connessione allora non avrete problemi, in caso contrario ci sono moltissimi bar che hanno il wifi gratuito (molti vi daranno la password solo dopo una consumazione) o addirittura le loundry-service (le lavatrici a gettoni) spesso hanno un hot-spot!
Della ricerca della casa ne parlerò dettagliatamente in un successivo post, ma vi basti sapere che di decine di email mandate (in inglese e successivamente in tedesco) ho ricevuto risposta da pochissimi, al contrario delle telefonate (in molti annunci viene riportato il numero di telefono del locatore) che hanno avuto mediamente un 50% di risposte. Questo per dirvi che avete ASSOLUTAMENTE bisogno di una Sim tedesca che vi permetta di telefonare a costi contenuti dal vostro cellulare, ed eventualmente (se il vostro fiammante smartphone ve lo consente) di controllare annunci ed email in giro, a patto di avere una flat dati. Ma, e come vi dicevo arriva sempre il ‘ma’, per attivare una sim tedesca vi serve un indirizzo tedesco! Il trucco però c’è, e in questo caso è poco furbo:
basta comprare una Sim prepagata attivabile online (per esempio quelle FONIC sono in vendita nei Rossmann di tutta la città) e durante l’attivazione fornire un indirizzo di un amico o totalmente falso. Almeno fino ad ora nessuno si è preso la briga di accertare la veridicità di quanto ho dichiarato! E comunque dal sito internet di FONIC (che per il momento è il mio operatore e che NON consiglio) potete cambiarlo in qualsiasi momento. 
Come vedete posso sfatare un mito: la burocrazia peggiore non è in ITALIA!

2 commenti:

  1. Beh se prendi l'appuntamento al Bürgeramt stai un secondo eh :P

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    1. Putroppo il mio amico non ne sapeva nulla, e a quanto mi dicono Pankow è uno dei pochi uffici e proporre la prenotazione. Comunque è un'altra lezione che ho imparato :-)

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